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Storia

 
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La Storia del Mercato dei Fiori

Divenuto dimensionalmente insufficiente il vecchio mercato dei fiori (realizzato da Giuseppe Giorgio Gori e Leonardo Savioli nella metà degli anni cinquanta), il comune di Pescia ed il ministero dell'Agricoltura nel 1970 indicono un concorso nazionale per un nuovo Centro di commercializzazione dei fiori dell'Italia centrale: a suggello del carattere innovativo che si vuole conferire a questo secondo intervento, il bando richiede una struttura modulare e flessibile, disponibile a trasformazioni e futuri sviluppi.
I vincitori del concorso, il nutrito gruppo guidato da Leonardo Savioli e Danilo Santi, propongono un progetto in cui la tecnologia diviene fondamentale mezzo espressivo. In particolare, l'invenzione strutturale che caratterizza l'opera si deve al contributo di Salvatore Di Pasquale.[1] Su richiesta della committenza, il progetto di concorso viene variato in fase esecutiva: in particolare è eliminata l'articolata successione dei volumi che chiudono la galleria di testa (concepiti come morfemi distinti conclusi dal segno circolare del ristorante), vengono rivisti i pilastri ed i tiranti a sostegno della copertura ed addolciti i colori delle strutture.
La costruzione, avviata nel 1975 sotto il controllo del Ministero dell'Agricoltura, è travagliata da ritardi e lentezza dei finanziamenti. I lavori, affidati all'impresa Simonetti ed alla ditta Pradelli, si interrompono nel 1981 per riprendere pochi anni dopo. Nel 1985 sono introdotte alcune modifiche in corso d'opera: in particolare viene predisposta un'apposita sala per le contrattazioni a mezzo d'asta, concepita come un volume autonomo che altera in parte la percezione del grande vano centrale, e decade l'ipotesi di costruire verso la ferrovia le due appendici destinate agli uffici ed alle attività commerciali, i cui spazi sono invece ricavati a chiusura del lato nord dell'edificio. Il nuovo mercato entra finalmente in funzione nel 1988.

 
La  nascita: il mercato dei fiori di piazza del grano
La nascita: il mercato dei fiori di piazza del grano
1928
Il mercato dei fiori di Pescia ha avuto inizio in Piazza Grande davanti al palazzo del Vicario. Nel 1928 (ai sensi del R.D. 15.10.1925 n. 2578) fu istituito un vero e proprio mercato in Piazza del Grano sotto una grande tettoria in cemento armato.
Mercato dei fiori di via amendola
Mercato dei fiori di via amendola
1950
Dal 1950 il mercato si svolgeva nella struttura apposita di Via Amendola, fino al 1988 quando entrò in funzione il nuovo Centro di Commercializzazione di Castellare di Pescia, voluto dall’Amministrazione Comunale.
La costruzione del nuovo mercato dei fiori
La costruzione del nuovo mercato dei fiori
1975
Per il Centro di Commercializzazione dei fiori di Pescia (Comicent) i lavori di costruzione, iniziati il 24 aprile 1975, realizzati tramite l’Ente Toscano di Sviluppo Agricolo e Forestale con finanziamento del Ministero Agricoltura e Foreste per circa 17,5 miliardi di lire (ai sensi del secondo Piano Verde, come strumento di politica agraria nazionale), hanno portato alla copertura dell’edificio nel 1980 e sono stati completati nel 1982, anno in cui vennero collaudati.
Il Ministero delle politiche agricole affidò la gestione del Comicent con convenzione n. 485 del 29 aprile 1987 per un periodo di 30 anni (scadenza 2017), al Consorzio a prevalente interesse pubblico senza fini di lucro Centro di Commercializzazione Fiori dell’Italia Centrale, costituito con Decreto del Presidente della Repubblica del 10 luglio 1982 n. 8559.
Sempre il Ministero finanziò successivamente tra il 1988 ed il 1989 le opere di completamento funzionale e lavori suppletivi, per circa 12,5 miliardi di lire, attribuendo le risorse direttamente al Consorzio Comicent La spesa complessiva risultò quindi di circa 30 miliardi di lire.
La proprietà
La proprietà
2016
Il Ministero delle Politiche Agricole ai sensi dell’articolo 10 della L. 910/66 (secondo piano verde) era stato autorizzato a realizzare impianti di particolare interesse pubblico; in Toscana ne ha eseguiti quattro: fra cui il Centro di Commercializzazione dei fiori dell’Italia Centrale a Castellare di Pescia.
In attuazione della norma di conferimento alle Regioni delle funzioni amministrative in materia di agricoltura del 1997, con D.P.C.M. 11 maggio 2001 furono individuati tra altri i 35 impianti presenti in 13 regioni diverse oggetto di trasferimento, avvenuto per la Toscana nel 2005.
Tutto il complesso immobiliare del Comicent intestato alla Regione Toscana, salvo la parte di Villa Puccinelli-Sannini rimasta nella proprietà Demaniale, è stato classificato nel patrimonio indisponibile dell’ente Regione, fra quegli immobili espressamente destinati a pubblico servizio o comunque al diretto perseguimento di specifiche finalità pubbliche di interesse regionale.
La Regione Toscana con LR 57/2009 ha previsto il trasferimento dell’immobile al patrimonio del Comune, previa accettazione, senza vincoli di destinazione.
A far data dal 9 dicembre 2016 il complesso immobiliare del Comicent appartiene al patrimonio immobiliare del Comune di Pescia, a seguito del trasferimento dalla Regione in base alla stipula di protocollo d’intesa e del conseguente accordo di programma per “la manutenzione e valorizzazione del mercato dei fiori di Pescia”, atti formati tra la Regione Toscana, il Comune di Pescia ed altre organizzazioni del territorio.
 
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